Negli ultimi anni si è assistito a una crescente sensibilità della collettività verso le tematiche ambientali. Termini quali “sostenibilità” e “sviluppo sostenibile” si sono fatti largo tra il linguaggio aziendale e hanno cominciato a rappresentare dei veri e propri obiettivi di business.
Una maggiore presa di coscienza circa le responsabilità sociali d’impresa in ambito green ha portato quindi al diffondersi di una nuova cultura del design. Alcune aziende, infatti, hanno contribuito all’affermarsi di nuove filosofie di progettazione tra le quali è possibile menzionare il Green Design, conosciuto anche come Sustainable Design, Eco Design o Environmental Design.
L’obiettivo del Green Design riguarda la creazione di prodotti e progetti sviluppati nel rispetto dell’ambiente. Esso si basa essenzialmente su tre principi:
Nella progettazione di un prodotto tramite l’applicazione del Green Design, l’obiettivo è infatti quello di sviluppare o creare un prodotto funzionale che preveda l’utilizzo di meno materiale, l’uso di componenti riciclati e la possibilità di trasformare il prodotto in qualcosa di egualmente utile alla fine del suo ciclo di vita.
Il Green Designer si pone dunque l’obiettivo di creare prodotti a partire dall’utilizzo di materiali riciclati ed energie rinnovabili, dando così nuova vita ai materiali di scarto. Il fine ultimo del suo lavoro è quello di sviluppare idee e concept sostenibili, in grado di garantire il rispetto della natura in ogni fase della loro realizzazione.
Tra le attività solitamente svolte da questa figura si possono menzionare:
La formazione del Green Designer non prevede un unico percorso. Una laurea in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio potrebbe fornire conoscenze utili in tema ambientale e ad essa si potrebbe affiancare un Master o un corso di formazione in ambito di Design e/o Product Engineering.
Tra le competenze tecniche e trasversali solitamente richieste a questa figura si possono trovare:
Fonti